Gestire le proprie risorse: il Microcredito

In questo momento storico di grande crisi economica, veniamo inondati di dati finanziari, di termini economici,  che a volte non si conoscono e che possono  distogliere da quelle che sono le nostre certezze, le nostre vision.

Tutti noi abbiamo, chi più chi meno, un interesse verso l’ economia perché la ritroviamo in semplici gesti quotidiani; oggi più che mai viene richiesta un’ attenta analisi e sensibilizzazione per quello che  può essere la scelta che ci compete, verso  gli operatori economici, verso gli intermediari e verso i progetti finanziari.

La prima domanda che molti si pongono è come ci si può relazionare con la finanza?

La consideriamo un demone da cui stare lontani o possiamo scoprire che cosa possiamo prendere?

Negli ultimi anni anche la finanza sta subendo un profondo cambiamento, dettato da esigenze etiche, ambientali, sociali ed è per questo che una branchia della finanza si sta trasformando e  sempre più spesso si parla di finanza etica e di finanza sostenibile, ma esattamente a che cosa fanno riferimento questi termini?

La finanza etica ha lo scopo di mettere le persone e l’ambiente al centro dell’attività creditizia e di investimento, ponendo al centro del core business, non il massimo profitto, ma un guadagno sostenibile con l’assunzione di impegni verso il sociale, ambiente  e diritti umani, ponendosi anche la domanda di   come e dove allocare le risorse in base anche a valutazioni etiche o morali, che vanno ad arricchire e integrare l’analisi prettamente finanziaria.

Invece, si parla di finanza sostenibile quando la finanza pone al centro  le considerazioni ambientali, sociali e di governance.

Con questo nuovo approccio la finanza etica pone al centro l’ uomo e il pianeta in cui vive, creando un valore economico senza andare contro il bene comune ma fornendo risorse economiche a progetti imprenditoriali che prendano in considerazione nel loro core bunisess ambiente e sociale, mentre nella finanza sostenibile  il centro del business è massimizzare il profitto senza nuocere all’ ambiente.

 In entrambi i casi il modo di vedere l’ economia ed il modo di agire della stessa, porta ad una rivoluzione sociale, non solo utili aziendali ma anche impegni sociali attraverso la realizzazione di progetti  green.

Un esempio di finanza etica è il Micro credito, nata in Bangladesh con l’ ideatore e fondatore è Muhammad Yunus che nel 2006, ha ricevuto il premio Nobel per la Pace.

Il Micro Credito ha  lo scopo di poter dare accesso ai servizi finanziari alle persone che vivono in condizioni di povertà ed emarginazione  erogando piccole somme di denaro che servono per iniziare o consolidare un’  attivita di impresa, sulla fiducia, possibilmente senza garanzie, rivolta  a tutti coloro  che sono esclusi dal sistema finanziario.

Quindi si può  e secondo me si deve  poter avvicinarsi ad una finanza diversa che pone al centro del core business  non solo il profitto ma  l’ ambiente, le persone, i progetti sostenibili.

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