Patagonia. Il solo pronunciarne il nome mi evoca l’immagine di una chiave. Apro una simbolica porta: quella di un mondo incantato. Sono pochi i luoghi al mondo in cui si trovano ancora paesaggi incontaminati, selvaggi. Semplicemente stupendi.
Poche settimane fa ho avuto modo di visitare la zona Patagonica vicino Bariloche, dove la parola d’ordine è NATURA.
Se volete sperimentare la sensazione di libertà, incanto e pace, vi suggerisco di andare in questa parte dell’Argentina.
Patagonia è: stupore, avventura, Gauchos, accoglienza, buon cibo e ottimo vino. Il tutto condito da un clima ideale, l’intero anno. In particolare per gli appassionati di sci.
Montagne variopinte, fitti boschi, lunghe spiagge, labirinti di laghi, sentieri, animali. Per non parlare della loro rinomata cioccolata!
Durante questo viaggio di 10 giorni, fra Buenos Aires e dintorni, nella cosiddetta Capital de Los Lagos del Sur, mi sono riempita gli occhi di colori e paesaggi che infondono un senso di calma e tranquillità. È stato molto interessante passare dalla frenesia della capitale al silenzio delle vaste distese che caratterizzano il Nord Patagonico.
Mi ha colpito molto l’incredibile gentilezza della gente. Ho avuto modo di parlare con alcune persone: tutte molto disponibili, aperte, amichevoli. Ho apprezzato così tanto la loro generosità, al punto che si sono stupiti della mia gratitudine. Ricordandomi che tale bontà d’animo dovrebbe rappresentare la normalità sebbene non sia così. Dunque ne ho fatto il pieno! Arrivato il giorno della partenza, ho percepito il mio cuore quasi come… più sorridente. Decisamente felice. Un potere curativo di grande valore!
Oltre alla leggerezza emotiva, mi sono riportata a casa anche quella fisica. Il diverso stile di vita condotto durante la permanenza lì, ha influito sul ritmo quotidiano e persino sul fisico. Maggiore lentezza, questa è stata una cura!
L’avere vissuto in totale assenza di frenesia, mi ha rigenerato corpo e spirito. La mente ha rallentato, il fisico è rinato. Potendo esplorare mete insolite per i turisti (vantaggio dell’essere ospiti presso abitanti locali) ho gustato ancora di più la bellezza dei luoghi. Frequentati in quelle giornate solo dalla mia famiglia ed i nostri amici.
Un assaggio….
Il primo giorno di vacanza ci hanno portati al Lago Gutierrez. Uno spettacolo indescrivibile, nella sua massima manifestazione della primavera in corso. Regnava una combinazione mozzafiato, di: montagne ancora innevate, cascate, neve che finiva dentro al lago. Clima mite, da stare in maniche corte. Ruscelli dalle cui sorgenti abbiamo bevuto acqua limpida e cristallina ai piedi del Cerro Catedra
Escursione in kayak. Vegetazione variopinta ed esotica. Mandrie di cavalli al galoppo allo stato brado. E per i più coraggiosi, bagno nell’acqua ghiacciata del lago, così fredda che si usciva con addosso la sensazione di pelle bruciata, oltre che anestetizzata. In quel paradiso abbiamo acceso un fuoco e mangiato la carne alla brace più buona della nostra vita. A dirla tutta, BBQ & Malbec sono stati la parola d’ordine dell’intera vacanza.
A fine giornata, con il sole ancora alto alle ventuno di sera, abbiamo sperimentato un tramonto splendido. Accolto e salutato con il rituale del famoso Mate argentino. Per loro è un must. Sinonimo di relax, in quanto assenza di fretta: per me una delle cure più belle!
Nei giorni successivi, gita di 4 ore in veliero sul lago Nahuel, camminata esplorativa lungo il fiume del Parco nazionale NAHUEL HUAPI. Scalata del Sendero Baia Lopez. Funivia fino al Cerro Campanario. Biking, pesca nel fiume ed un’ infinita gamma di ulteriori attività da svolgere.
Ci sarebbe molto ancora da raccontare, ma vorrei lasciare qualcosa da scoprire per chi desiderasse recarsi di persona.
Oppure anche solo sperimentare una simile avventura dal vivo ed assaporare la bellezza del viaggio che non è solo osservare, ma rappresenta un viaggio verso la vita. In fondo, il bello sta proprio nello spirito d’avventura!