Il rispetto è un concetto che può essere applicato a tutti e a ogni situazione. Il rispetto per se stessi, per gli altri e per tutto il pianeta.
Ci soffermiamo a pensare a quanto il nostro comportamento spesso è irrispettoso e insensibile? Se siamo nervosi o arrabbiati ce la prendiamo con gli altri e non pensiamo che questo possa ferire o umiliare. Al primo posto metto il bambino, perché è un essere vulnerabile che va protetto e tutelato.
Spesso dall’esterno molte persone si arrogano il diritto di giudicarlo, facendolo così sentire in colpa, sbagliato, in difetto. Si può guidare donandogli la propria esperienza, si può consigliare con amore, perché un bambino ancora non ha gli strumenti per vivere la vita.
Ma va rispettato , perché ha dei sentimenti, perché prova emozioni.E quello che a noi può sembrare un capriccio, in realtà è solo l ‘espressione della sua verità, di ciò che è giusto per lui, in cui crede.
E se non gli diamo la possibilità di esprimersi, si adeguerà e perderà la sua autenticità, adattandosi, pur di essere amato e capito.E l‘adulto spesso si mette in cattedra e gli dice cosa dovrebbe fare, come è giusto si debba comportare, ma giusto per chi? Quando un bambino esprime se stesso, dovremmo domandarci qual’ è il bisogno che ci sta esprimendo e mostrare amorevole comprensione.
Questo altrimenti ce lo porteremo nella vita di adulti, dove magari non esterniamo la nostra verità per paura di riprovare quel senso di inadeguatezza nel quale ci hanno abituati a vivere.
Accoglienza e uso di parole gentili. Non esiste “deve” fare questo, o quest’altro. Esiste “Ti andrebbe di…?” , “Cosa ne pensi…?”
Altrimenti è una violenza, un abuso sottile, una manipolazione da parte di chi vuole renderlo un burattino, per poter muovere i fili della sua esistenza a sua immagine e somiglianza, per soddisfare a proprio piacimento bisogni personali non soddisfatti.
Ma Pinocchio quei fili se li è tolti e, anche se ha sbagliato, ha avuto modo di sperimentarsi… Ma proprio da quegli errori ha imparato e è diventato un bellissimo bambino vero !
Vero perché alla fine ha seguito il sentire del cuore, dopo aver sbagliato e essere passato nella sofferenza.
Sbagliare è fondamentale per una crescita e uno sviluppo sani, spesso però chiediamo ai nostri bambini di superare i loro limiti. Ma se non volessero farlo? Chi ha detto che un limite vada necessariamente superato se non è qualcosa in linea con quello che la sua anima chiede ? Perché dover superare forzatamente quel limite se ciò lo denatura, lo rende infelice o frustrato?.
Rispetto Generico
Rispetto… per le emozioni e i desideri individuali per le idee e i pensieri altrui che possono essere diversi dai nostri, ai nostri occhi assurdi o scellerati.
Ma sono veri e sacri per chi li prova. Saremmo presuntuosi se pensassimo che ciò che è giusto per noi è la verità assoluta, perché ognuno ha la sua storia personale che lo rende quel che è e non abbiamo il diritto di chiedergli di cambiare.
Rispetto: quanto sarebbe bello se fosse una materia insegnata a scuola… nel mio sogno di un mondo felice c’è… e io credo nella magia e spero che la fata turchina un giorno volerà sul nostro pianeta e con la sua bacchetta possa portare nelle nostre vite e nei nostri cuori tutto il rispetto che meritiamo. Molto interessante è la denuncia sociale tramite il titolo di una canzone di Zucchero Fornaciari. La copertina ( link video ) è l’emblema di un nuovo modello che anticipa maggiore presenza di nichilismo fra le giovani generazioni.
A chi non succede che manchi di rispetto, ma col tempo impariamo a renderci conto, ad esserne consapevoli. Ci permette di poter riparare nel caso abbiamo arrecato un dispiacere a qualcuno.
Riusciamo a chiedere scusa? Mi dispiace? Si può sbagliare, ma riusciamo a riparare mostrando il nostro lato umano e fragile, la nostra imperfezione che ci porta a sbagliare a volte?
Chiedendo scusa insegniamo ai nostri bambini che si può fallire in qualcosa, ma che se lo comprendiamo con il cuore profondamente, si può compensare quel torto inferto o ricevuto, sviluppando comprensione e accettazione. In questo articolo ognuno di noi può trovare il bambino che è stato ,con le sue sofferenze i suoi silenzi e i suoi tormenti , ma anche l’adulto che è diventato, con le maschere che ha dovuto indossare per sopravvivere. Il mio invito è riconoscer tutto questo, osservandolo, contattando il dolore vissuto, accettandolo e lasciandolo andare, per trasformare il passato, e poi vivere togliendole quelle maschere.
E solo allora, nudi nella pienezza e purezza della nostra anima, rispettare quello che siamo, senza giudizi, solo, semplicemente, limpidamente noi.
Con amore
Dipti